Dott. Emanuele Rondina
Gli alimenti che noi tutti i giorni ingeriamo, sono costituiti da molecole, zuccheri, proteine, fibre… ogni molecola che ingeriamo interagisce direttamente con i processi biochimici cellulari influenzandoli in positivo ma anche negativo.
Inoltre, il sequenziamento – ovvero la traduzione del DNA umano – ha evidenziato che sono presenti decine di migliaia di geni, che si attivano (vengono proprio accesi come piccoli interruttori) in relazione alle molecole ingerite con il cibo.
E’ quindi oramai superato pensare alla nutrizione solo come un apporto di calorie ma bisogna pensare al cibo come apporto di molecole.
Ma prima di parlare di come alcune molecole possano avere un ruolo chiave nella prevenzione di patologie degenerative, credo sia opportuno introdurre il concetto di radicale libero e spiegare come funzionano e da dove vengono queste piccolissime e dannose molecole.
I radicali liberi si formano normalmente come prodotti di scarto durante i processi biologici ma possono essere generati dal fumo di sigaretta, dall’inquinamento, dalle radiazioni solari (UV), dai farmaci e dai prodotti chimici, e loro produzione viene incrementata anche a causa di uno stile di vita sedentario correlato a una alimentazione ricca di grassi e carboidrati.
Queste molecole, se presenti in eccesso, possono creare un danno cellulare che i nostri enzimi non riescono più a riparare, generando così la morte della cellula o disfunzioni nel suo funzionamento e con il tempo con l’aumento delle cellule malfunzionanti produranno disfunzioni sempre più complesse ai vari apparati dando origine a malattie degenerative e tumori.
Ma per fortuna in natura sono presenti dei fortissimi agenti antiossidanti che hanno il compito di ossidarsi al posto delle nostre molecole e di rallentare così la reazione di degradazione data dai radicali liberi.
Questi complessi altamente altruisti, sono presenti principalmente nei vegetali e sono legati al colore. Un gruppo di questi complessi vegetali pigmentati, appartenenti alla famiglia dei flavonoidi chiamati antociani o antocianine.
Queste molecole idrosolubili (solubili in acqua), sono di colore blu/viola ed hanno un potere antiossidante molto elevato, misurabile in unità ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) ed esercitano una particolare azione protettiva a livello cellulare.
Inoltre hanno proprietà antinfiammatorie, antiallergiche e antivirali.
Proteggono particolarmente dalla cardiopatia ischemica (malattie delle coronarie, infarto) e dai tumori in genere.
Gli studi sulle proprietà salutari di queste molecole sono iniziati con una ricerca svolta nei primi anni 90 da Stenmetz e Potter che dimostrava la bassa incidenza di malattie tumorali nelle persone che consumano parecchia frutta e verdura, e mangiano regolarmente vegetali viola.
Questo era il primo passo e allo stato attuale sono oramai numerose le ricerche condotte in diverse università ed istituti scientifici, dagli Stati Uniti all’Europa e perfino in Cina, che confermano come frutta e verdura dal colore viola sono degli alleati preziosi nella dieta non solo come azione preventiva.
In particolare, un esperimento pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, condotto in vitro e sui topi, ha evidenziato come le antocianine contenute nelle patate viola abbiano la capacità di inibire la crescita delle cellule del cancro al colon.
Altri studi ancora in fase di svolgimento, invece, sembrano evidenziare che l’azione curativa delle antocianine dei mirtilli unite alla curcuma non si esplichi solo a livello preventivo, ma anche quando alcuni marker tumorali sono già stati evidenziati.
Oltretutto dagli studi più recenti è addirittura emerso che gli antociani abbiano un ruolo chiave nell’inibire l’assorbimento dei grassi e nell’incrementare i valori degli omega3. Da qui l’effetto benefico nei confronti della riduzione del colesterolo cattivo (o LDL).
Tali studi hanno stabilito in 150 mg la quota ottimale di antociani da assumere quotidianamente.
RICETTA: TORTINO DI PATATE VIOLA E PORRO
Una ricetta dal colore viola che abbina crudo e cotto.
Ingredienti:
- 500 g di patate viola
- 2 porri
- 10 g di olive nere taggiasche snocciolate.
- Olio evo q.b.
- Sale, pepe q.b.
Preparazione:
Lessare la patata e con un mixer create una purea aggiungendo olio evo, sale e pepe q.b. Aggiungere poi le olive e i porri tagliati saltati in padella e mescolare il tutto. Infine tramite uno stampino disporre il tortino nel piatto ponendo in cima alla composizione delle olive.